Nei pressi dell’Isola degli Elefanti – famosa per i suoi fondali incontaminati e per la presenza di un raro esemplare di crostaceo, l’aragosta blu – è stato scoperto il cadavere di un sub esperto. La morte del giovane sembra sia stata causata da una caduta accidentale, ma il padre, preside di un prestigioso istituto, non crede alla versione dell’incidente. Nel frattempo, Pino Marino, un uomo dal passato oscuro, approda sull’Isola e rimane, grazie a una concatenazione di eventi, coinvolto nelle indagini del “giallo della scogliera”. E non è l’unico: anche Matteo Rubino, docente di lettere, dovrà cercare di capire che cosa è realmente accaduto, per sfuggire a un ricatto che lo tiene sotto scacco. Grazie ad alcune intuizioni e a diversi colpi di scena, entrambi arriveranno alla verità.
Un testo che scava tra le tante sfaccettature dell’animo umano, a cura di Chiara Curione
Il testo scava all’interno della natura umana dei personaggi, dove i pensieri del protagonista emergono mentre agisce e si racconta. Un uomo che approda all’isola sperando di cambiare la sua vita e dimenticare il suo passato, che si trova coinvolto suo malgrado nella soluzione di un delitto di un sub.
La narrazione in prima persona mostra costantemente l’anima del protagonista, Pino Marino, talvolta ironico su se stesso, che decide di vivere alla giornata per trovare una dimensione ideale e costantemente si rifà a citazioni suggerite dal suo amico come il proverbio indiano “Se davanti a te vedi tutto grigio, sposta l’elefante”, o come il motto “Ci sono sempre mille soli al di là delle nuvole”, o ancora “Un passo alla volta”. Tuttavia, la filosofia di queste massime serve a poco per aiutarlo nel cambiamento, soprattutto ricevendo delusioni d’amore e ritrovandosi in strani eventi che lo coinvolgono.
Pino Marino, nonostante il caos della sua vita, è curioso oltre ogni limite, si improvvisa detective, per risolvere il “Giallo della scogliera”, dove è stato scoperto il cadavere di un sub esperto
Nel dialogo che affronta con gli altri personaggi emerge la storia e l’ambientazione. Il disordine della sua casa ereditata dallo zio, il gatto che vive con lui e tutto quello che lo circonda mostra uno spirito inquieto e indeciso, di un uomo che ha commesso numerosi sbagli nella sua vita, che non riesce a cambiare e ricade in molti errori, nonostante la scelta di allontanarsi sull’isola definita un paradiso, lontano da ogni tentazione.
Tuttavia, quell’isola paradisiaca, con i suoi fondali incontaminati, dove si trova una specie rara di crostaceo, l’aragosta blu, si trasforma in inferno quando tutto lo porta sulle tracce della strana morte del sub, figlio del preside del liceo, il quale non crede alla sua morte accidentale. In questa indagine si troverà coinvolto anche il professore di lettere, costretto a cercare di capire cosa sia realmente accaduto, per sfuggire ad un ricatto e perdere il lavoro.
Un testo originale che scava tra bene e male, tra le tante sfaccettature dell’animo umano, dove c’è un confine sottile tra quello che appare e quello che realmente è
Difficile stabilire se i sentimenti di amicizia o di amore sono reali, c’è sempre molta ambiguità nei comportamenti dei personaggi che Pino Marino incontra. Ognuno di essi porta una maschera. Il testo talvolta ironico e dissacrante è ricco di significati sul limite dell’essere umano. Nell’ambientazione raccontata attraverso le sensazioni del protagonista si vive la magia di un’isola, dove la natura mostra la sua prepotente bellezza.
Anche qui il paradiso dell’isola può trasformarsi in un luogo oscuro: è la mano dell’uomo che distrugge quanto di più prezioso lo circonda per i suoi secondi fini, per interessi economici, dove non esiste più nulla tranne il puro egoismo. Dove l’amicizia e la lealtà si esibiscono come una facciata, e scompaiono immediatamente davanti a interessi personali.
In questo giallo fuori dagli schemi, si ritrovano molti spunti di riflessione sulla vita e sull’occasione di cercare una seconda possibilità.
Consiglio la lettura di questo libro che come il testo pirandelliano Uno Nessuno e Centomila mostra molte maschere e pochi volti.
Chiara Curione (Bari 1962). Laureata in Scienze dell’Educazione e Formazione, è autrice di romanzi e racconti per ragazzi, oltre che romanzi storici. I suoi testi sono adottati nelle scuole e in laboratori e progetti di lettura e scrittura. Con il romanzo storicoIl tramonto delle aquile(EEE- Edizioni Ebook) ha ricevuto il premio della Giuria Zingarelli.